Ad ognuno il suo onere ed onore: il barista mesce, il ristoratore serve i pasti e le forze dell’ordine facciano i controlli. Fipe-Confcommercio VdA, di intesa con la direzione nazionale dichiara che non compete a noi controllare green pass né tantomeno il documento d’identità dei clienti.
Sul green pass ai lavoratori allo stato attuale ribadiamo che non vi è alcun obbligo, siamo favorevoli ma non sulle tempistiche: impensabile procedere ora in piena stagione.
“Non contestiamo la decisione del Governo – spiega Graziano Dominidiato, presidente di Fipe-Confcommercio VdA – ma non devono essere gli imprenditori i soggetti preposti ad effettuare i controlli; i nostri doveri sono ben altri; i controlli competono alle forze dell’ordine o al personale che il Governo deciderà di inviare sul territorio. È di tutta evidenza la necessità che le scelte in materia di "Green Pass" siano adottate con grande accortezza e tenendo sempre in stretta connessione le ragioni del contrasto della pandemia con quelle di un’ancora difficilissima ripartenza dell’economia".
Ciò che allarma Fipe-Confcommercio VdA è il fatto che il decreto prevede anche sanzioni per i gestori dei locali che non fanno rispettare le regole.
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