Clara Acerbi presidente Ali-Confcommercio VdA ‘Chiediamo a tutti gli operatori del settore di adeguare le proprie convenzioni con enti pubblici, privati, ordini professionali e associazioni’
Il 25 marzo 2020, in piena pandemia e con il tutti a casa, è entrato in vigore il “Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura”, la nuova legge sul libro che, tra le altre cose, fissa il tetto di sconto al 5%.
La legge, approvata il 16 luglio 2019 dalla Camera e il 5 febbraio scorso dal Senato, oltre alla limitazione agli sconti, introduce anche il “patto per la lettura”, la nomina di “capitali italiane del libro”, iniziative nelle istituzioni pubbliche, come scuole e biblioteche, e la “carta della cultura”.
“L’intento – spiega Clara Acerbi - è salvare le piccole librerie imponendo come tetto massimo di sconto da applicare ai libri il 5% invece dell’attuale e questo per limitare lo strapotere delle grandi catene di distribuzione nei confronti librerie indipendenti”.
La presidente ribadisce che la nuova legge sul libro limita al 5% lo sconto massimo applicabile sulle novità editoriali, fino a sei mesi dalla data di pubblicazione. Per questo Ali Confcommercio VdA chiede “a tutti gli operatori del settore di adeguare le proprie convenzioni con enti pubblici, privati, ordini professionali e associazioni”. Acerbi ricorda ancora che “anche le eventuali tessere fedeltà, promozioni e omaggi vanno adeguate ai limiti di legge”.
Confcommercio e Ali Valle d’Aosta richiamano poi l’attenzione su un altro aspetto della legge; i Patti locali per la lettura che prevedono una serie di iniziative che coinvolgeranno le biblioteche e altri soggetti pubblici, in particolare le scuole, nonché soggetti privati operanti sul territorio interessati alla promozione della lettura. “E’ questo un tema – spiega Graziano Dominidiato, Presidente di Confcommercio VdA – di grande valenza culturale per la cui attuazione diamo tutta la nostra disponibilità a sostenere eventuali iniziative.
Clara Acerbi si dice poi soddisfatta per il contenuto dell’articolo 5 della legge che prevede la promozione della lettura nelle scuole. “E’ notorio – precisa il vice presidente di Ali Confcommercio VdA - che la scuola è il luogo principale per far crescere la cultura e la voglia di leggere con tutto quello che ne consegue”.
Ecco l’art. 5 in tutta la sua interezza, che solo per questo articolo bisognerebbe brindare perché è un primo passo importante e sul quale bisogna darsi molto da fare.
Art. 5. (Promozione della lettura a scuola)
- Le scuole statali e non statali di ogni ordine e grado, nell’ambito dell’autonomia loro riconosciuta, promuovono la lettura come momento qualificante del percorso didattico ed educativo degli studenti equale strumento di base per l’esercizio del diritto all’istruzione e alla cultura nell’ambito della società della conoscenza.
- Al fine di promuovere la lettura a scuola, gli uffici scolastici regionali individuano, attraverso appositi bandi, nelle reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale, di cui all’articolo1, comma 70, della legge 13 luglio 2015, n. 107, la scuola che opera quale «polo responsabile del servizio bibliotecario scolastico di ogni ordine e grado», di seguito denominata « scuola polo ».
- Salvo quanto previsto dal comma 4 (che riguarda la capitale italiana del libro ndr) ciascuna scuola polo, avvalendosi delle eventuali risorse rese disponibili per l’attuazione dei patti locali per la lettura ai sensi dell’articolo 3, comma 2, nonché di quelle già disponibili a legislazione vigente, ivi comprese quelle concernenti l’organico dell’autonomia di cui all’articolo 1, comma 65, della legge 13 luglio 2015, n. 107, può:
- a) promuovere la collaborazione tra le istituzioni scolastiche della rete e quelle del territorio, con particolare riferimento alle biblioteche di pubblica lettura e alle altre istituzioni o associazioni culturali, al fine di promuovere la lettura tra i giovani. I relativi progetti possono essere realizzati anche con l’utilizzo dei materiali delle Teche della società RAI – Radiotelevisione italiana Spa;
- b) organizzare la formazione per il personale delle scuole della rete impegnato nella gestione delle biblioteche scolastiche.
- Ai fini dell’attuazione della lettera b) del comma 3 è autorizzata la spesa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021