Dominidiato: "Un’eventuale decisione del Governo sarebbe incomprensibile sia per la tutela della salute che per gli aspetti economici che graverebbero su una categoria già pesantemente provata dal lockdown".
Incrementare i controlli, vigilare sul rispetto dei protocolli adottati a maggio e sanzionare chi non applica le misure di sicurezza, a cominciare dal distanziamento tra i tavoli. Sono queste le indicazioni con cui Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, risponde alle indiscrezioni che circolano in queste ore su una possibile stretta sugli orari di apertura di bar e ristoranti. "Se davvero sono queste le proposte del Governo - spiega Graziano Dominidiato, Presidente di Confcommercio-Fipe VdA - possiamo dire che il Governo sta agendo con metodi improbabili e causando inutili danni ad un settore che è una componente essenziale per l'economia del Paese”.
Se l'obiettivo dei provvedimenti è quello di contrastare gli assembramenti, l'unico effetto che si ottiene sarebbe quello di far andare le persone in strada senza più alcun controllo.
Come già sottolineato da Enrico Stoppani, Presidente nazionale di Fipe-Confcommercio, l'associazione "ha lavorato per mesi a un protocollo in grado di garantire sicurezza e lavoro e ora ci vorrebbero annullare questi sforzi a danno di un settore già duramente colpito dal lockdown e dal perdurare della crisi".
Manifestando grande preoccupazione per "un provvedimento che aggraverebbe la crisi del settore", il Presidente di Confcommercio VdA auspica che le voci che trapelano in queste ore "siano prive di fondamento; il Governo farebbe comunque bene a incrementare al massimo tutti i controlli su chi, imprese e cittadini, non rispettano le regole. E questo per rispetto nei confronti di chi opera correttamente a livello commerciale e dei cittadini che adottano comportamenti diligenti per limitare ed evitare i contagi".
“C’è tanta preoccupazione tra gli imprenditori per un ulteriore inasprimento delle misure restrittive – prosegue Dominidiato - anziché chiudere le imprese, si punisca chi non rispetta le norme. Ci appelliamo alla politica regionale chiedendo loro di prendere posizione nella gestione di eventuali orari di chiusura”.
Una chiusura serale anticipata dei pubblici esercizi provocherebbe un danno economico enorme e rischierebbe fortemente di non raggiungere gli obiettivi sperati. “Un’ingiustizia per tutte quelle attività che si sono adeguate per rispettare e fare rispettare le regole”- conclude il Presidente di Confcommercio VdA.
Dominidiato auspica infine che "da subito il Governo valdostano metta in atto tutte quelle misure necessarie a prevenire i contagi e favorire la ripresa dei consumi anche all’interno dei locali”.