Con la Delibera n. 96/24/CONS, l’AGCOM ha accertato la violazione da parte di LEA dell’art. 22 del D.Lgs. n. 35/2017, richiamandola al dovere di negoziare le tariffe delle proprie licenze sulla base di criteri che tengano in considerazione il valore economico dell’utilizzo del relativo repertorio musicale e quindi anche i diversi livelli di rappresentatività di ciascun organismo di gestione collettiva. Il provvedimento, quindi, conferma la fondatezza della forte azione politica svolta dalla FIPE su diversi fronti istituzionali, nei quali è sempre stata evidenziata l’esosità delle tariffe stabilite unilateralmente da LEA. Si invitano le associazioni in indirizzo a segnalare alla Federazione (musica@fipe.it) qualsiasi comunicazione che le imprese associate dovessero ricevere da parte di LEA, in modo da poter fornire adeguata e tempestiva assistenza.
È stata pubblicata sul sito ufficiale dell’AGCOM, la Delibera n. 96/24/CONS con la quale l'Autorità accerta la violazione di alcune disposizioni contenute nel D.Lgs n. 35/2017 (art. 22, commi 2, 3 e 4) sulla gestione collettiva del diritto d’autore da parte dell’Associazione LEA Liberi Editori Autori. L’Autorità richiama LEA al dovere di negoziare in buona fede tariffe improntate ai canoni di ragionevolezza e proporzionalità, di cui siano chiare le modalità di determinazione, tenendo in debita considerazione anche i diversi livelli di rappresentatività di ciascun organismo di gestione collettiva.
Questo provvedimento corona l'intensa attività politica sviluppata dalla FIPE, che tra l'altro ha determinato, nel dicembre 2023, la modifica dell'art. 180 della Legge n. 633/1941 sul Diritto Autore, che oggi riconosce all'AGCOM il compito di definire i criteri di commisurazione della rappresentatività delle collecting che gestiscono i diritti d'autore.
La Delibera – sebbene adottata con specifico riferimento alle licenze per la diffusione di musica d’ambiente nel contesto delle strutture ricettive – costituisce un monito importante nei confronti di LEA e precisa i criteri ai quali essa dovrà conformare la sua attività in tutti i mercati rilevanti in cui essa opera, e quindi anche in quello degli intrattenimenti musicali senza ballo, settore nel quale negli ultimi tempi si sono intensificate le pretese rivolte nei confronti delle nostre imprese.