In relazione al comunicato di Rete Civica che per rifarsi delle proprie ragioni insulta un’intera categoria, Confcommercio-Fipe VdA si limita a ribadire quanto già dichiarato e di rilevare che nulla aggiunge e nulla toglie al comunicato concernente le discrepanze della norma che deroga dalla legge sulla somministrazione. Unica fattore rilevante è il linguaggio offensivo usato nei confronti di un’intera categoria.
Anziché fare proclami del tutto pretestuosi, la dirigenza valdostana di Confcommercio farebbe meglio a:
- supportare le migliaia di piccole attività commerciali e turistiche nell'accesso ai finanziamenti regionali a fondo perduto, essenziali per affrontare la crisi economica da Covid-19 e resi possibili grazie all'impegno assiduo e pressante di Rete Civica fin dallo scorso mese di marzo;
Se in altre regioni la situazione è analoga a quella voluta da Rete Civica Confcommercio-Fipe VdA ribadisce che non è abitudine dell’Associazione agire nella linea del mal comune mezzo gaudio.
Confcommercio Fipe VdA da oltre 70 anni è al fianco dei propri iscritti che rappresentano oltre il 50% delle attività di settore presenti in Valle ed è proprio Rete Civica che dovrebbe occuparsi di più e meglio di tutti i lavoratori autonomi anziché inseguire manciate di voti.
Confcommercio Fipe Vda si permette di ricordare di aver lavorato per mesi al fine di giungere alla modifica del regolamento d’igiene, in sinergia con l’assessorato regionale della sanità, il Celva, i Funzionari e uffici d’igiene e con Adava e non è stato approvato e nemmeno portato in discussione in Consiglio Valle.
Rete Civica è disinformata sull’attività svolta da Confcommercio-Fipe VdA a tutela delle piccole imprese e della lotta all’apertura di nuove strutture per la grande distribuzione. Forse ha perso di vista la posizione assunta contro il piano di dettaglio nel Comune di Saint Christophe e in altri comuni valdostani per la costruzione di nuove superfici commerciali di medie e grandi dimensioni, chiedendo la predisposizione di un Piano Regionale sullo sviluppo degli insediamenti commerciali, che salvaguardi il piccolo commercio, i negozi di vicinato presenti nel territorio e riduca la desertificazione commerciale che è in atto da alcuni anni. Chiediamo invece a Rete Civica cosa ha fatto perché la grande distribuzione non danneggi i piccoli esercizi.
Rete Civica è disinformata sull’attività svolta da Confcommercio-Fipe VdA a sostegno dei negozi che commercializzano i prodotti valdostani. Forse dimentica, o all’epoca non era interessata, al problema dei Voucher per l’acquisto di prodotti tipici della Valle d’Aosta. Solo l’impegno di Confcommercio-Fipe Vda in sinergia con COLDIRETTI VDA è stato possibile inserire nell’articolo 58 della legge 8 che prevede che i Voucher possono essere utilizzati anche nei piccoli esercizi con superfici inferiori a 250 mq. Proprio per valorizzare i prodotti agricoli del territorio.
Rete Civica ha volutamente confuso l’olio con il vino e mescolato le patate con le rape per campare ragioni inconsistenti utili solo alla demagogia elettorale. Un esempio è l’articolo 85 comma 3 della legge regionale 8/2020 che permette l’utilizzo di cucine dell’abitazione per la somministrazione nelle aziende agricole. Confcommercio VdA ben conosce gli obblighi di formazione e di rispetto dei requisiti igienico sanitari nel campo della somministrazione e, pretende anche da Rete Civica, che quando si parla di somministrazione le norme valgano per tutti e che regole inserite in maniera azzardata generino differenze di mercato palesi. Gli adempimenti devono essere gli stessi per tutti i settori economici e rispettati in egual misura.
In merito al contributo a fondo perduto, vogliamo ricordare a RETE CIVICA che Confcommercio Vda, sin dalle prime audizioni in videoconferenza del Presidente Graziano Dominidiato in seconda commissione Consigliare, ha rimarcato con forza la necessità di prevedere tale misura, vitale per migliaia di imprese in estrema difficoltà derivante dalla crisi COVID-19, il tutto anche ben documentato dai ns comunicati stampa e articoli di giornale di fine marzo e aprile 2020 che invitiamo RETE CIVICA a rileggere con attenzione.