Venerdì 27 aprile 2020 il SILB (Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo) si è riunito in videoconferenza per discutere nuove proposte da avanzare al governo a sostegno delle imprese operanti nel settore dell’intrattenimento danzante. Tramite una lettera inviata direttamente al Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte sono stati richiesti aiuti economici concreti e la riapertura anticipata delle discoteche a luglio 2020 previo l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale oltre alla misurazione della temperatura corporea della clientela ed il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale di 1 metro.
La categoria viene spesso tenuta poco in considerazione nonostante i numeri parlino chiaro. Il fatturato nazionale ammonta ad euro 5,3 miliardi grazie ad oltre 2500 locali notturni e 90 mila posti di lavoro occupati. Se non venissero presi provvedimenti utili in tempo breve molte aziende saranno costrette alla chiusura definitiva.
“Ricordo che i locali da ballo sono stati i primi ad abbassare le saracinesche di propria spontanea volontà e ringrazio personalmente tutti i gestori locali che hanno optato per questa difficile decisione” – replica Michele Napoli Presidente Silb VdA . “Accettiamo il fatto di essere allo stesso tempo gli ultimi a ripartire poiché considerati l’assembramento per eccellenza ma richiediamo quindi maggior supporto per poter permettere alle nostre attività di sostenere le spese di gestione fino alla lontana data di riapertura” termina Napoli.
Altrettanto decise e risolute le parole di Lilliana Breuvé - Delegato Silb Nazionale “Necessitiamo immediatezza e sostegno per riaprire il prima possibile le saracinesche chiuse. Siamo disposti a scendere in Piazza a livello nazionale per cercare chiarezza ed ascolto. Vi è un enorme disagio che le aziende e gli operatori del settore stanno vivendo in questo momento storico, senza un barlume di futuro. Continueremo a premere sul Governo affinché accolga le nostre richieste” conclude Lilliana Breuvé.
È necessario dunque un ripensamento delle norme che regolano il settore condiviso su larga scala. Obbiettivo fondamentale è quello di contribuire nella maniera più immediata e sicura per la rinascita del settore.