Dominidiato ‘Viviamo un tempo inedito per complessità e gravità, essere associazione significa non lasciare nulla di intentato per sostenere chi è in maggiore difficoltà. ’ A volte anche una parola serve a sentirsi meno soli’.
Per questo motivo Fipe-Confcommercio ha pensato di offrire un servizio di assistenza psicologica.
Gli effetti devastanti della pandemia sulla tenuta psicologica degli imprenditori che operano nei settori maggiormente colpiti dal lockdown e dalla crisi economica non possono più essere sottovalutati.
“Per questo – spiega Dominidiato – come Fipe abbiamo deciso di attivare un servizio di supporto dedicato ai titolari dei pubblici esercizi, che negli ultimi mesi hanno dovuto fare i conti con uno stravolgimento della loro attività e con un drammatico crollo dei fatturati”.
A preoccupare è la recente risalita dei contagi che rappresenta un ulteriore fattore di preoccupazione per chi ha investito tempo, fatica e denaro nel suo locale e che ha la responsabilità non solo della sua famiglia, ma anche dei dipendenti.
“Viviamo un tempo inedito per complessità e gravità, essere Associazione - sottolinea Graziano Dominidiato - significa non lasciare nulla di intentato per sostenere chi è in maggiore difficoltà. A volte anche una parola serve a sentirsi meno soli”.
"Tutti i contributi per sostenere gli imprenditori in questo delicatissimo momento sono importanti - prosegue Maria Elena Udali Presidente Giovani Imprenditori e Donne Imprenditrici Fipe VdA. La mattina dopo la giornata mondiale della salute mentale, vogliamo gridare a gran voce che il sostegno psicologico è prezioso, soprattutto oggi che viviamo in una società che combatte guerre sempre più psichiche che fisiche".
A promuovere l’iniziativa “Pronto ci sono”, è stata Valentina Picca Bianchi, Presidente delle Donne Imprenditrici di Fipe Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi.
Si tratta di uno sportello telefonico gratuito di counseling, gestito dagli psicologi professionisti del Centro Paradoxa di Treviso, che si pone come obiettivo principale quello di ascoltare gli imprenditori associati alla Federazione nel racconto delle difficoltà che stanno vivendo, per poi aiutarli a valorizzare le risorse a loro disposizione.
“Il bilancio del 2020 per i pubblici esercizi è impietoso – aggiunge Picca Bianchi -: 22 miliardi di fatturato persi, 50mila imprese a rischio e 300mila posti di lavoro in bilico. Eppure le scadenze fiscali, gli stipendi da pagare, gli affitti da onorare, restano. È comprensibile che le persone possano sentirsi mancare la terra sotto i piedi e perdere di vista i propri obiettivi. Noi abbiamo deciso di costruire per loro un luogo sicuro dove per prima cosa parlare e poi ritrovare l’equilibrio necessario a ripartire. La sfida più grande è quella di intercettare le situazioni a rischio e stimolare una nuova prospettiva negli imprenditori”.