Dominidiato ‘In Valle d’Aosta abbiamo fatto appello al senso di responsabilità e invitato a sospendere le attività commerciali dei pubblici esercizi. Il Decreto dell’11 marzo che obbliga la sospensione di tante attività è iniquo e penalizza i piccoli imprenditori del Commercio, della Ricettività, della Somministrazione e della ristorazione’.
Alla lettura del Decreto ‘io resto a casa’ il sentimento di essere vittime di un ingiusto provvedimento pervade tanti Commercianti che si sentono presi in giro e ancor più figli minori di un sistema che pare premiare i ‘Potenti’ come la grande distribuzione, la ristorazione organizzata ed altre attività.
“Tutti – sottolinea Graziano Dominidiato, Presidente di Confcommercio-Fipe VdA -abbiamo rispettato le disposizioni ma ora chiediamo, come ha fatto il nostro Presidente nazionale Carlo Sangalli, di essere messi in condizione di non chiudere per sempre e di riprendere quanto prima la nostra attività. Serviranno misure e risorse robuste: per far fronte ai danni economici, per sostenere la liquidità delle imprese ed il reddito di chi lavora. Ma tutto ciò che sarà necessario andrà comunque fatto. Anche se al momento la politica regionale sta ancora discutendo”.
Andrà fatta una serena considerazione sui contenuti del Decreto che concretamente discrimina alcuni settori merceologici obbligandoli a chiudere mentre altri possono proseguire la loro attività. In pratica da oggi si obbligano a chiudere solamente pubblici esercizi, alcune categorie del food come pasticcerie e gelaterie, negozi di abbigliamento e accessori, quelli che di fatto avevano già autonomamente abbassato le serrande per senso di responsabilità personale già da martedì scorso. Altre tipologie merceologiche regolarmente dietro al bancone, trasporti garantiti e per giunta gratuiti, fabbriche attive, imprese edili, operai e artigiani al lavoro. Dove sarebbero i beni di prima necessità?
“La salute pubblica ha la priorità – aggiunge Dominidiato – e se la priorità è questa allora tutto, ma tutto, deve essere sospeso per limitare il propagarsi del contagio. Se dobbiamo pagare paghiamo tutti. Importante è attenersi a quanto annunciato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ovvero restare a casa utilizzando solo i servizi essenziali”.
Per domani è atteso un provvedimento economico. Ci auguriamo che ci siano ampi spazi per attingere alla Cassa Integrazione in deroga e ai contributi a fondo perduto anche per le micro e piccole imprese, anche per le Partite Iva, anche per chi è da settimane senza incasso e non sa come fare fronte agli impegni.
La sede della nostra Associazione da lunedì sarà APERTA al pubblico con orari 8 – 13, ma sono attivi i nostri canali telematici, telefono e mail, sono stati presi letteralmente d’assalto dalle richieste di informazioni sulle disposizioni in atto, ma soprattutto sulle modalità di attivazione delle misure di sostegno.
Possiamo assicurare che i nostri servizi a supporto delle imprese non verranno mai meno. Ma molte piccole aziende hanno già superato il limite di sopportazione: bisogna fare presto.