Dominidiato ‘Serve responsabilità e attenzione nella diffusione di notizie che creano allarme. La politica intervenga a sostegno delle attività produttive. Appello agli organi di informazione’
Confcommercio VdA chiede l’aiuto degli organi di informazione perché, nel rispetto della loro indiscutibile libertà e indipendenza, le notizie sul Coronavirus non si trasformino in allarmismi, a oggi ingiustificati, che stanno arrecando gravi danni ai cittadini, alle attività commerciali e ricettive.
“Se agli organi di informazione chiediamo responsabilità e attenzione nella diffusione delle notizie – sottolinea Dominidiato - ci aspettiamo dalla politica rapidi interventi per limitare, per quanto possibile, i danni che le imprese stanno subendo; chiediamo che anche per la Valle d’Aosta venga considerato lo stato di emergenza”.
Le regioni limitrofe e vicine alla Valle d’Aosta come il Piemonte e la Lombardia hanno già allo studio provvedimenti a sostegno del comparto produttivo. “La politica valdostana deve avere presente – ribadisce Dominidiato – che la Valle d’Aosta pagherà le ricadute della crisi che la sta investendo, a causa del coronavirus, il pendolarismo ed il turismo di prossimità così come le aziende valdostane che esportano e che importano dall’Italia del nord”.
Confcommercio sollecita la Regione ad assumere posizioni univoche per evitare decisioni che gettano confusione sul regolare svolgimento di iniziative culturali, sportive, ricreative.
“L’annullamento di tante iniziative contribuiscono ad aumentare l’allarmismo e creare danno alle attività commerciali – precisa Dominidiato auspicando che al più presto – siano presi contatti con le autorità del Vallese e della Savoia in modo da renderle partecipi della reale situazione esistente in Valle dove, al momento, la situazione è sotto controllo grazie anche ai severi e accurati controlli sanitari disposti dalla Regione”.
Confcommercio concorda con chi non vuole allarmismi; ma si aspetta dalla politica e dalla Giunta regionale “segnali certi concreti e forti per rassicurare chi con il lavoro quotidiano contribuisce allo sviluppo e all’attrattività della Valle”.
Confcommercio invita, infine, gli organi di informazione a evidenziare che l’accapparramento di generi alimentari e disinfettanti sono del tutto inutili e fuori luogo.
“Non c’è alcuna ragione – spiega Dominidiato - che venga fatta incetta di beni di lunga durata. Si può capire dove c’è il divieto di ingresso e di uscita per contenere il contagio del Coronavirus, ma in Valle d’Aosta e per le attività valdostane l’approvvigionamento e la consegna di beni di prima necessità per la popolazione si svolgono regolarmente”.