È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge “Aiuti-quater” che, stanziando nel complesso circa 9,1 miliardi di euro, prevede diverse disposizioni volte a fronteggiare il “caro energia”.
Con riferimento alle misure di maggior rilievo per il settore dei Pubblici Esercizi, si segnalano:
- ulteriore credito d’imposta energia elettrica, pari al 30% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel mese di dicembre 2022, in favore delle imprese dotate di contatori di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW (diverse da quelle cc.dd. energivore);
- ulteriore credito d’imposta gas naturale, pari al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto di gas naturale, consumato nel mese di dicembre 2022, a beneficio di tutte le imprese diverse da quelle cc.dd. gasivore;
- la reintroduzione della facoltà per le imprese di richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità
e gas naturale eccedenti l’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo di riferimento compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal 1°ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023. Il fornitore, alle condizioni che si attivi una specifica garanzia SACE e si registri la disponibilità di un’impresa di assicurazione a stipulare una polizza assicurativa a copertura dell’intero credito rateizzato, sarà obbligato a offrire una proposta di rateizzazione. Tuttavia, l’adesione al piano di rateizzazione è alternativa, per i periodi corrispondenti, alla fruizione dei crediti d’imposta energia elettrica e gas naturale per i mesi ottobre, novembre e dicembre 2022; - il credito d’imposta a copertura della spesa sostenuta per l’adeguamento – da effettuarsi nel 2023 degli strumenti di pagamento per la memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle entrate. Il contributo è pari al 100% della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico acquistato;
- incremento, fino a 3.000 euro, dell’esenzione fiscale dei c.d. “fringe benefit” aziendali per il 2022.
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