Il presidente di Confcommercio VdA è stato eletto nella Giunta esecutiva della Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Rimarrà in carica per il prossimo quinquennio.
Valieri, Direttore Generale Confcommercio VdA ‘E’ un importante riconoscimento che premia il nuovo corso della nostra associazione e al tempo stesso la conferma della considerazione che i vertici nazionali di Confcommercio hanno per la nostra struttura’
Graziano Dominidiato entra nella giunta nazionale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi; è stato eletto all’unanimità nella riunione tenutasi mercoledì 22 gennaio. La sua candidatura è stata proposta direttamente dal presidente nazionale FIPE Lino Stoppani.
Nell’esprimere la soddisfazione per l’importante incarico, Graziano Dominidiato mette la sua elezione “a disposizione di tutti i 600 pubblici esercizi associati che rappresentano quasi il 50% delle aziende attive in Valle (510 bar e 610 ristoranti) e che hanno una potenzialità occupazionale media annuale solo in Valle d’Aosta di circa 3000 addetti”.
Adriano Valieri, Direttore Generale di Confcommercio sottolinea ancora che con l’elezione di Dominidiato “viene riconosciuto il valore della persona e del professionista impegnato ad affermare Confcommercio VdA quale interlocutore privilegiato e credibile delle istituzioni valdostane e che ha contribuito ad accreditare la nostra organizzazione a livello nazionale”.
L’elezione di Graziano Dominidiato assume ancor maggior significato alla luce dei recenti dati che indicano nella ristorazione la maggiore attrattiva turistica. L’analisi è elaborata dall’Ufficio studi della Fipe su recensioni TripAdvisor.
“Nell’immaginario dei turisti e dei residenti in genere – spiega Dominidiato - il cibo è convivialità, relazione, passione, fonte di salute e benessere”. A questo punto il presidente sottolinea: “Anche la Valle d’Aosta ha una tradizione culinaria dove al pasto sono sempre associati i valori di relazione e convivialità, ed è proprio con questo spirito che nel nostro settore ristoratori e baristi si occupano di accogliere i clienti, diventando testimoni delle più belle qualità della Valle”.
A livello nazionale, così come nella nostra regione, resta elevato il turnover imprenditoriale: nel 2018, in Italia, hanno cessato l’attività oltre 25.900 imprese (75 in Valle d’aosta), a fronte di 13.600 nuove aperture (40 in Valle d’Aosta – saldo negativo 35 unità). In valle d’Aosta nel 2019 (periodo gennaio – dicembre) il trend è ancora negativo, a fronte di 37 nuovi pubblici esercizi sono cessate 49 attività. Un quadro che risulta comunque favorevole con un totale di oltre 333.640 imprese in attività ad oggi. Restano positivi i dati sulle prospettive occupazionali offerte dal settore: sono infatti oltre 1.252.260 gli occupati, di cui 864.062 dipendenti e 388.202 lavoratori indipendenti.
Graziano Dominidiato osserva, guardando alla Valle: “È ancora troppo elevato, il tasso di mortalità imprenditoriale: dopo un anno di attività chiude il 25% dei ristoranti; dopo 3 anni abbassa le serrande quasi un locale su due, mentre dopo 5 anni le chiusure interessano il 57% di bar e ristoranti”. Un fenomeno determinato dal caro affitti e dalla desertificazione del commercio nei centri storici. Infatti oltre alla cucina locale ad attirare i turisti è lo shopping.
“Se non ci sono negozi – sottolinea Dominidiato – non c’è shopping, se non c’è shopping non c’è turismo, se non c’è turismo chiudono i bar e ristoranti, se non ci sono bar e ristoranti crolla l’economia e si spopolano paesi e centri storici. Per questo – conclude Dominidiato – è necessario che la politica adotti progetti concreti idonei a rilanciare l’intero comparto”.
E una prima ipotesi su cui lavorare potrebbe essere lo sconto sull’imposta sui pannelli luminosi e sulle insegne pubblicitarie per negozi e attività commerciali e prima ora gratuita nei parcheggi in modo da favorire l’accesso ai punti di vendita e ristorazione.