Premesso che l’art 1, comma 97, della Legge 178/2020 (Legge di Bilancio 2021) ha istituito il “Fondo a sostegno dell’impresa femminile” destinato a promuovere e sostenere:
- l’avvio ed il rafforzamento dell’imprenditoria femminile
- la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile
- la massimizzazione del contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.
Il Ministro Giorgetti ha appena firmato un decreto interministeriale che rende operativo il Fondo Impresa Donna fissando le regole di accesso a contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati con la finalità di rafforzare gli investimenti ed i servizi a sostegno dell’imprenditorialità femminile.
L’obiettivo è appunto quello di incentivare la partecipazione delle donne al mondo imprenditoriale, supportando competenze e creatività per l’avvio di nuove imprese e la realizzazione di progetti innovativi.
Fondo Impresa Donna nasce con una dotazione iniziale di 40 milioni di euro (20 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022) ai quali si aggiungeranno – successivamente – i 400 milioni previsti dal PNRR all’imprenditoria femminile.
Questo progetto è uno degli interventi fondamentali delle linee di intervento del Ministero dello Sviluppo Economico nel PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza – nell’ambito della missione “Inclusione e coesione”.
Ricordiamo che le risorse non saranno impiegate solo per garantire contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati alle donne ma anche per attività di mentoring e assistenza tecnico-manageriale. Sicuramente ci sarà distinzione tra le agevolazioni concesse alle imprese già esistenti rispetto a quelle nuove e verranno riconosciute condizioni più vantaggiose alle donne disoccupate.
In sintesi il Fondo Impresa Donna è destinato a diverse categorie di beneficiarie:
- imprese individuali la cui titolare è donna;
- cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie;
- società di capitale con quote e componenti del CdA per almeno due terzi al femminile;
- lavoratrici autonome.
Finalizzato a sostenere
- interventi per l’avvio dell’attività, gli investimenti ed il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia (per i quali è stata prospettata l’assegnazione dell’80% delle risorse)
- programmi ed iniziative per la diffusione della cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile;
- programmi di formazione ed orientamento verso materie e professioni in cui la presenza femminile deve essere adeguata alle indicazioni di livello dell’UE e nazionale.
Gli interventi di supporto del Fondo Impresa Donna possono consistere in:
- contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili (con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età);
- finanziamenti a tasso zero o comunque agevolati – sarà ammessa anche la combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti – per avviare e sostenere le attività d’imprese femminili.
- incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi 3 esercizi;
- percorsi di assistenza tecnico-gestionale per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi;
- investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative e le PMI innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali.
Saranno previste iniziative che potranno consistere in:
- iniziative per promuovere il valore dell’impresa femminile nelle scuole e nelle università;
- iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra le donne;
- iniziative di orientamento e formazione verso percorsi di studio nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (cd. discipline STEM);
- iniziative di sensibilizzazione verso professioni tipiche dell’economia digitale; azioni di comunicazione per diffondere la cultura femminile d’impresa e promuovere i programmi
Il decreto firmato ora passerà alla Corte dei Conti per la registrazione; si attendono istruzioni e tempi certi sull’apertura delle domande.