La legge predisposta dalla Direzione strutture ricettive dell'assessorato al Turismo sulle locazioni turistiche brevi, che è stata condivisa in due recenti distinti incontri tecnici con le associazioni del settore turismo, le agenzie immobiliari e Uppi, NON è la legge che tenta di istituire l’Ente Unico del Turismo e che è stata ritirata ieri dalla Giunta.
Molti in piazza Deffeyes e fuori non lo hanno capito o fanno finta di non capirlo, ma sicuramente possono capire che prima si apparecchia la tavola e poi si servono i pasti.
Allora la prima norma, la legge sulle locazioni turistiche brevi è assolutamente urgente e necessaria, e va approntata come mise-en-place di quella eventuale dell’Ente Unico, sicuramente più controversa. Perché? Perché già posticipata per almeno due anni, perché siamo tra le ultime Regioni a non aver ancora normato “sulle case ed i turisti fantasma”, perché mancano risorse ai Comuni, perché il budget per la promozione turistica generale è scarsissimo, sempre più ridotto di anno in anno. Servono dunque i soldi di tutti i turisti, come ovunque in Italia e nel mondo, per promuoversi, per sponsorizzare manifestazioni, mercatini, o semplicemente per mettere due fiori nelle fioriere di un piccolo paese di montagna.
Purtroppo dobbiamo prendere atto che se da un canto i 35 Consiglieri si dicono informalmente molto d’accordo sul principio che tutti i turisti debbano versare la tassa di soggiorno, non importa in quale tipo di struttura pernottino, poi sottobanco 'sabotano' come guastatori anziché sollecitare l’iter trasversalmente ad un Giunta, non importa da chi sia composta. Avete mai visto un’interpellanza o una mozione in tal senso? Mai. E il bene comune? E l’equità? E la visione d’insieme? E il conflitto di interessi? Allora vi invito tutti a rispondere ufficialmente e a pubblicamente schierarvi sull’argomento, che siate di un gruppo politico o di un altro, perché questo si che è per il bene della Valle d’Aosta.