Da qualche tempo, in Italia e anche in Valle d’Aosta, si sta assistendo ad una recrudescenza di casi notificati di legionellosi, malattia sottoposta ad un sistema di sorveglianza speciale dal 1983.
La Legionellosi, detta anche malattia dei legionari, è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila. È stata identificata per la prima volta nel 1976, a seguito di una grave epidemia avvenuta in un gruppo di ex combattenti dell’American Legion (da qui il nome della malattia), che avevano partecipato ad una conferenza in un Hotel di Philadelphia, negli Stati Uniti.
La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente Legionella. La malattia, dopo un periodo di incubazione variabile da 2 a 10 giorni (in media 5-6 giorni), si manifesta come una polmonite infettiva, con o senza manifestazioni extrapolmonari.
La legionella è un batterio presente negli ambienti naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi, ecc. Da questi ambienti essa raggiunge quelli artificiali come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana.
La prevenzione delle infezioni da Legionella si basa essenzialmente:
- sulla corretta progettazione e realizzazione degli impianti tecnologici che comportano un riscaldamento dell’acqua e/o la sua nebulizzazione (impianti a rischio). Sono considerati tali gli impianti idro-sanitari, gli impianti di condizionamento con umidificazione dell’aria ad acqua, gli impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi, gli impianti che distribuiscono ed erogano acque termali, le piscine e le vasche idromassaggio
- sull’adozione di misure preventive (manutenzione e, all’occorrenza, disinfezione) atte a contrastare la moltiplicazione e la diffusione di Legionella negli impianti a
Gli studi epidemiologici hanno dimostrato che le strutture turistico-recettive e termali rappresentano un potenziale rischio di diffusione di tale malattia. Per questo motivo e per le importanti ricadute in termini di salute pubblica, di immagine e di implicazioni legali è importante che il gestore di ogni struttura turistico-recettiva e termale adotti misure di prevenzione e controllo attraverso una attenta valutazione e gestione del rischio. Per un'efficace prevenzione è d’obbligo effettuare con periodicità (biennale, preferibilmente annuale) la valutazione del rischio legionellosi, ovvero del rischio che nella struttura possano verificarsi uno o più casi di malattia. La valutazione deve essere effettuata da una figura competente, responsabile dell’esecuzione di tale attività (ad es. igienista, microbiologo, ingegnere con esperienza specifica, ecc.). L’ispezione della struttura deve essere accurata, per poter evidenziare eventuali fonti di rischio e valutare, nella loro complessità, gli impianti e non solamente i loro singoli componenti. Il rischio legionellosi dipende da un certo numero di fattori. A seguire, si elencano quelli più importanti, di cui tenere sempre in debito conto:
- temperatura dell’acqua compresa tra 20 e 50°C.
- Presenza di tubazioni con flusso d'acqua minimo o assente (tratti poco o per nulla utilizzati della rete, utilizzo saltuario delle fonti di erogazione).
- Utilizzo stagionale o discontinuo della struttura o di una sua parte.
- Caratteristiche e manutenzione degli impianti e dei terminali di erogazione (pulizia, disinfezione).
- Caratteristiche dell’acqua di approvvigionamento a ciascun impianto (fonte di erogazione, disponibilità di nutrimento per Legionella, presenza di eventuali disinfettanti).
- Vetustà, complessità e dimensioni dell’impianto.
- Ampliamento o modifica d’impianto esistente (lavori di ristrutturazione).
- Utilizzo di gomma e fibre naturali per guarnizioni e dispositivi di tenuta.
- Presenza e concentrazione di Legionella, evidenziata a seguito di eventuali pregressi accertamenti ambientali (campionamenti microbiologici).
Pertanto, al fine di elevare il livello di attenzione verso tale malattia e per assicurare una riduzione ed un controllo del rischio legionellosi, si invitano i gestori di strutture turistico-recettive e termali ad adottare le misure preventive riportate nelle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi approvate in Conferenza Stato-Regioni e, se del caso, ad applicare prioritariamente quelle misure correttive tali da contenere il rischio evidenziato.
Facendo seguito alle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (Accordo Stato-Regioni 7 maggio 2015) negli impianti idro-sanitari delle strutture turistico recettive, strutture ad uso collettivo e strutture termali, si comunica che il laboratorio Ecogeo di Quart, accreditato ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 da ACCREDIA e inserito nell’Elenco Regionale dei Laboratori per analisi di autocontrollo, è accreditato anche per l’effettuazione dell’analisi della Legionella. A tal proposito è stata stipulata convenzione per analisi acqua sanitaria e conta di Legionella.
Rivolgetevi presso i nostri uffici per richiedere la Convenzione.