Come noto, la Legge di bilancio 2022 (L. n. 234/2021, art. 1, c. 94) ha disposto la proroga del termine per la maturazione dei requisiti d’accesso all'istituto del pensionamento anticipato “opzione donna” (D.L. n. 4/2019, art. 16).
Con Messaggio n. 169/2022, l’Inps ha fornito le istruzioni utili per la fruizione del trattamento pensionistico in argomento; mentre, con pensionamento.
Requisiti d’accesso a opzione donna
Potranno beneficiare del trattamento pensionistico in parola le lavoratrici che abbiano optato per la liquidazione della pensione con le regole di calcolo del sistema contributivo e che abbiano perfezionato, entro il 31.12.2021, i requisiti di seguito specificati:
- anzianità contributiva pari ad almeno 35 anni;
- età anagrafica pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti ovvero pari o superiore a 59 anni per le lavoratrici autonome.
Decorrenza del pensionamento anticipato opzione donna
È prevista l’applicazione delle finestre mobili che differisce, rispetto alla data di maturazione dei requisiti, la decorrenza del trattamento pensionistico di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per le lavoratrici autonome (D.L. n. 78/2010, art. 12, c.2).
Al riguardo, l’Istituto ha chiarito che la decorrenza del trattamento pensionistico non può essere anteriore:
all’1.2.2022, per le lavoratrici dipendenti e autonome la cui pensione è liquidata a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive della medesima;
al 2.1.2022, per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive della suddetta assicurazione generale obbligatoria.
L’Istituto ha inoltre chiarito che il trattamento pensionistico, con riferimento alle lavoratrici che hanno perfezionano i requisiti entro il 31.12.2021, può essere conseguito anche successivamente alla prima decorrenza utile.
Presentazione domande
L’Istituto ha segnalato, infine, l’avvenuto aggiornamento delle domande di accesso ad opzione donna, che possono essere avanzate secondo le consuete modalità (cfr. Messaggio n. 395 del 29.1.2019).