La Giunta di Gianni Nuti ha ripreso il piano approvato nel 2011 che delinea le politiche della mobilità integrata.
Gli obiettivi di fondo e l'impostazione vengono confermati nella ricerca dell'integrazione tra le politiche per la mobilità, quelle ambientali e territoriali e gli strumenti di pianificazione-programmazione a scala locale.
Nella sostanza gli obiettivi politici vengono perseguiti attraverso azioni a favore degli spostamenti sui modi di trasporto a minor impatto ambientale: pedonali, ciclabili, trasporto collettivo e azioni che scoraggiano gli spostamenti in auto, incoraggiandone un uso più efficiente, o ancora l’incremento dell’accessibilità, con particolare attenzione a quella quota di popolazione che non dispone per reddito e/o età di un mezzo individuale di trasporto.
La revisione ha riguardato innanzitutto l'attualizzazione delle analisi sul sistema viabile, quello della sosta, delle ZTL e delle aree pedonali, il sistema del trasporto pubblico locale e la ciclabilità.
Nell'ottica della fluidificazione del traffico vengono previste nuove rotatorie: - via Roma -via de la Pierre -Via Consolata; - corso Battaglione Aosta-via Elter-via Lys; - piazza Salvadori.
Sempre in te,ma di cambiamento legato alla circolazione sono previsti i seguenti interventi:
Chiusura al traffico di Piazza della Repubblica;
Inversione di marcia di via Monte Solarolo e Mia Monte Vodice:
Interamente chiuso al traffico l'Arco d'Augusto
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La nostra Associazione ribadice che la posizione non è di certo quella di opporsi al nuovo piano mobilità ma che risulta necessario un attento studio dell'impatto che avrà la nuova viabilità sia sui cittadini che sulle attività commerciali; come ribadito più volte non si possono chiudere al traffico strade e piazze senza prima aver definito soluzioni alternative per la sosta e il transito dei pedoni.
Non è sufficiente aprire i nuovi parcheggi in zona testa Fochi ma è fondamentale che le persone percorrano i collegamenti verso il centro in vie progettate per i pedoni, che siano residenti o turisti. Se chiudiamo ad esempio un tratto di via monte Solarolo ma la strada rimane tale quale, come già avvenuto all'arco d'Augusto, non viene fatto di certo il bene della città. Il centro storico sta morendo e in alcune vie stiamo assistendo ad una progressiva desertificazione commerciale; bisogna porre molta attenzione che queste modifiche non comportino un peggioramento per le attività economiche esistenti.