Dominidiato “Al tempo del Coronavirus anche i rapporti legati agli affitti e alla locazione dei locali divengono decisamente problematici, soprattutto per i commercianti che da mesi hanno dovuto chiudere i battenti per via dei decreti”.
Molti imprenditori, nonché piccoli commercianti, in questo periodo, e chissà per quanto tempo ancora, stanno combattendo una duplice battaglia: quella contro il virus e quella economica. In particolare, molti commercianti, ristoratori, baristi e gestori di strutture ricettive hanno accusato un importante e allarmante contrazione del fatturato con conseguente difficoltà a pagare regolarmente non solo i tributi e le imposte, ma anche i canoni di locazione degli immobili ove esercitano la loro attività imprenditoriale.
E’ una situazione, commenta Graziano Dominidiato, Presidente Fipe-Confcommercio, “che rende problematici i rapporti legati agli affitti e alla locazione dei locali soprattutto per i commercianti che da mesi hanno dovuto chiudere i battenti per via dei decreti”.
Si tratta di una situazione difficile e complicata dalla quale, secondo Graziano Dominidiato, se ne esce “solo facendo squadra cercando di instaurare nuovi rapporti tra locatari e locatori degli immobili commerciali per evitare la desertificazione commerciale con la chiusura degli esercizi e l’impossibilità di sostenere i costi degli affitti che si aggiungono a quelli delle imposte e delle tasse”.
Tutto questo a fronte dei DPCM che impongono – giustamente – il rispetto delle nuove misure di sicurezza, si registra un afflusso minore nelle attività commerciali con la conseguente riduzione, talvolta cospicua, della redditività dell’immobile concesso in locazione.
Fipe-Confcommercio ricorda che una norma del nostro codice civile, quella assegnata all’art. 1467, consente alle parti, in caso di avvenimenti straordinari e imprevedibili (e la pandemia da Coronavirus lo è) di concordare un’equa modifica delle condizioni di contratto.
Per analizzare la drammatica situazione e considerare le possibili soluzioni Fipe-Confcommercio VdA propone all’Associazione dei Proprietari di Immobili, all’Amministrazione Comunale di Aosta ed al Celva un incontro.
“Il nostro auspicio è – conclude Graziano Dominidiato - che con una sostanziosa dose di buon senso, troveremo la strada per tornare a vivere meglio di prima”.
L’invito all’incontro con il Celva e l’Amministrazione Comunale nasce dalla consapevolezza che è anche necessario uno sconto Imu per i proprietari che abbassano gli affitti a commercianti e artigiani.
Ci sono amministrazioni che hanno ridotto l’Imu per i proprietari di immobili commerciali che applicheranno uno sconto sull’affitto del 30% per almeno 6 mesi.
La riduzione dell’Imu può contribuire ad incentivare i proprietari ad abbassare gli affitti alle attività economiche in difficoltà, anche in seguito alla crisi legata alla pandemia, e mantenere vive le attività commerciali e soprattutto fare in modo che non si abbassino le serrande dei negozi di prossimità che svolgono anche un’insostituibile funzione di centro per l’aggregazione sociale mantenendo viva l’economia.
Meglio un po’ meno oggi che il nulla ed il deserto domani.