L’Associazione sottolinea il fatto che il 60% dei Comuni ha aumentato la tassa rifiuti. Tra le attività che pagano di più, ortofrutta, fiorai, pescherie, ristoranti, pizzerie e pub,
Confcommercio chiede a gran voce l’esenzione della tassa visto il blocco delle attività economiche a causa Covid e la conseguente riduzione della quantità di rifiuti prodotta.
Servono misure emergenziali, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria esentando dal pagamento tutte quelle imprese che, anche nel 2021 saranno costrette a chiusure dell’attività a o riduzioni d’orario e quelle che, pur rimanendo in esercizio, registreranno comunque un calo di fatturato e, quindi, dei rifiuti prodotti.
Condividiamo appieno le proposte di Confcommercio. E’ necessario detassare la quota corrispettiva della Tari relativamente ai rifiuti che autonomamente le imprese avviano a smaltimento e recupero, senza servirsi del servizio pubblico.
Da diversi anni la Confederazione ha avviato un’attività volta a sensibilizzare le imprese sulle distorsioni nell'applicazione della tassa sui rifiuti (TARI) e fornire loro strumenti utili per avviare un’interlocuzione più efficace e consapevole con le amministrazioni locali. Tutte le informazioni acquisite e le esperienze maturate e condivise, sono state messe a sistema attraverso la creazione del portale www.osservatoriotasselocali.it che vi invitiamo a consultare.
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