Parte la nuova campagna social di Confcommercio “#SOSbollette – Non spegneteci!”, iniziativa che ha l’obiettivo di sostenere le imprese del terziario di fronte alla nuova pandemia energetica che sta mettendo in ginocchio interi settori.
#SOSbollette, l’iniziativa di Confcommercio
Confcommercio, nel solco della sua “mission” storica, è da sempre impegnata nel sostegno delle imprese del terziario, commercio, del turismo, dei servizi e del trasporto. Dunque, anche per contrastare gli effetti del caro energia sulle bollette, che hanno raggiunto livelli insostenibili per cittadini e imprese, la Confederazione scende in campo lanciando la nuova campagna social di Confcommercio “#SOSbollette – Non spegneteci!” per rafforzare la richiesta di misure e interventi d’urgenza.
Le indagini di Confcommercio
Da alcuni mesi il sistema Confcommercio sta affiancando a vario titolo leimprese associate nella loro “lotta” quotidiana al caro bollette con l’ausilio di numeri e indagini che fotografano la situazione e danno una reale dimensione dell’aumento dei costi che stanno diventando insostenibili.
FAQ Energia
Confcommercio è scesa in campo per rispondere alle domande e ai dubbi di imprese e famiglie. La pagina con le FAQ-Energia è attiva sul sito con tutte le risposte, aggiornate e curate dai nostri esperti del settore. Seguici per scoprire tutte le informazioni e le news sull’energia.
Sangalli: «Sull’energia il nuovo governo dovrà incalzare l’Europa»
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha sottolineato con forza che «sull’energia il nuovo governo dovrà incalzare l’Europa, mentre sul Pnrr non basta rispettare i tempi: serve la sostanza. E le tasse sono ancora troppo alte: chiediamo un piano di legislatura».
E ancora: «Già in occasione della nostra assemblea pubblica dello scorso mese di giugno – ha detto Sangalli – avevamo segnalato l’impatto durissimo della crisi energetica. Ciò che non ha fatto la pandemia al commercio ed ai servizi, rischiano ora di farlo costi energetici insopportabili”. Secondo il presidente di Confcommercio, “da qui al primo semestre del 2023, sono a rischio chiusura circa 120.000 imprese con una ricaduta sull’occupazione nell’ordine di 370.000 unità. E la situazione, se non si trova urgentemente una soluzione soprattutto a livello europeo, potrebbe anche peggiorare nonostante ci sia una riduzione dei costi del gas all’orizzonte».
«Al governo italiano – ha concluso Sangalli – chiediamo di agire con la stessa rapidità con la quale si è formato per introdurre al più presto un tetto ai prezzi a livello europeo, rafforzare i crediti di imposta, prolungando anche la loro durata, prevedere una ulteriore rateizzazione delle bollette, sostenere la liquidità delle imprese».