Agenti di Commercio: una categoria in grave crisi economica che il Governo continua a dimenticare!
Appello FNAARC PIEMONTE e VALLE D’AOSTA al Ministro Catalfo.
Il Governo continua a dimenticare gli agenti di commercio, una categoria che è stata ferocemente massacrata dal lock down a seguito dell’emergenza sanitaria e che oggi deve fare i conti con la grave crisi economica e di liquidità. È il grido di allarme della FNAARC del Piemonte e Valle D’Aosta.
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Enasarco, ente di previdenza e assistenza di diritto privato degli agenti di commercio e dei consulenti finanziari vigilato dal Ministero del Lavoro, su istanza delle organizzazioni sindacali di categoria rappresentanti gli agenti di commercio e dei consulenti finanziari da un lato – FNAARC, USARCI, FISASCAT CISL, UILTUCS, UGL TERZIARIO – e dall’altro le organizzazioni delle case mandanti – CONFCOMMERCIO, CONFINDUSTRIA, CONFCOOPERATIVE, CONFARTIGIANATO, CONFAPI, CNA, CASAARTIGIANI, CLAAI – ha deliberato, a seguito dell’accordo sottoscritto dalle sopra citate parti sociali in data 25 maggio 2020, lo stanziamento di 450milioni per anticipare il 30% del FONDO FIRR accantonato presso la Fondazione, per sostenere con una iniezione di liquidità la categoria.
“Giova ricordare – dichiara GINO MATTIOLO presidente Fnaarc Piemonte e Valle D’Aosta – che la Fondazione Enasarco non è sostenuta da fondi pubblici e la contribuzione, obbligatoria per legge, viene versata dagli agenti di commercio e dalle case mandanti in misura paritetica del 50%. Ma poiché la Fondazione è vigilata dal Ministero del Lavoro, è necessario che tale Dicastero dia l’autorizzazione per l’erogazione dell’anticipo del Firr che, al fine di salvaguardare la sostenibilità della Fondazione, verrà erogato in tre tranches.”
Nessuna autorizzazione è ancora pervenuta in Enasarco da parte del Ministero e il presidente della Federazione Fnaarc Alberto Petranzan ha scritto una lettera al Ministro CATALFO, invitandolo ad autorizzare Enasarco ad anticipare il 30% del Firr accantonato, agli iscritti alla Fondazione senza ulteriori indugi, un appello che proviene anche da Fnaarc Piemonte e Valle D’Aosta.
Gli agenti di commercio e i consulenti finanziari lamentano di essere stati esclusi da ogni sostegno governativo; infatti non hanno potuto accedere neppure al contributo di 1.000 euro previsto del decreto Rilancio perché il provvedimento governativo non ha considerato che il differimento del pagamento delle provvigioni ha reso impossibile documentare il calo del fatturato per il periodo previsto, nonostante proprio in quel periodo di lock down la categoria ha registrato l’azzeramento delle attività, che avrà drammatiche ricadute negative di liquidità a partire dall’autunno e fino alla primavera avanzata del prossimo anno.
Per questo motivo la possibilità di accedere all’anticipo del Fondo FIRR è indispensabile per una categoria così martoriata dalla crisi economica che si preannuncia per i mesi a venire difficilissima da superare anche per effetto del crollo dei consumi.